In Cina con il nome di “carne profumata” vengono indicate alcune pietanze a base di carne di gatto e cane: secondo alcuni sono vere e proprie prelibatezze per il palato che fanno parte della tradizione culinaria cinese.
A dare uno stop a questa pratica millenaria – la carne di cane è mangiata fin dai tempi di Confucio – arriva un disegno di legge, il primo e unico nel suo genere nella Repubblica popolare, che vieta il consumo e il commercio di carne di gatto e cane. Gli attivisti dei diritti animali già cantano vittoria anche se per il momento ancora non è chiaro quando potrà essere approvato in via definitiva. In ogni caso per chi sarà colto a mangiare le carni di questi animali ci saranno multe di 5.000 yuan, circa 500 euro, e fino a 15 giorni di carcere. Per le organizzazioni che speculano con questa antica pratica potrebbero esserci multe da 10.000 a 50.000 yuan.
L’ipotesi di un divieto in ogni caso ha scatenato vivaci discussioni su blog, forum e social network: i contrari sostengono la tesi che la carne di cane è un «piatto tradizionale» in Cina, consumato anche in altri Paesi asiatici. La carne di cane è consumata generalmente nei mesi invernali, e in particolare nel nord est della Cina, dove le temperature sono molto rigide, perchè riscalda il corpo; oggi i piatti a base di gatto sono ricercate specialità del sud mentre in passato venivano utilizzate come rimedio nelle situazioni di penuria alimentare ed erano apprezzate anche per il supposto beneficio alla circolazione del sangue e all’energia Yang. Con il gatto però non si scherza: alcune credenze popolari sostengono che l’animale ritornerà di notte per vendicarsi.